OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT, si dice che stia lavorando a un proprio browser web, progettato per competere con Google Chrome, l’attuale leader di mercato, utilizzando la stessa base di codice open-source Chromium. Il browser consentirebbe integrazioni con agenti AI tramite l’Operatore di OpenAI, permettendo di svolgere azioni e compiti per conto dell’utente.
Il fatto che avrà accesso alla tua cronologia di navigazione lo rende apparentemente ideale per gli agenti AI, che potrebbero prenotare per te, compilare moduli e così via, direttamente nel browser.

Secondo il rapporto, è « progettato per mantenere alcune interazioni dell’utente all’interno di un’interfaccia di chat nativa simile a ChatGPT invece di cliccare su siti web », quindi forse dovrai chiedere a un chatbot dove vuoi andare? Non siamo sicuri.
In maniera preoccupante, il rapporto afferma anche che questo è « parte della strategia più ampia di OpenAI per catturare dati sul comportamento web degli utenti », ma al giorno d’oggi la maggior parte delle persone probabilmente non avrà problemi con come suona. Infatti, una fonte ha dichiarato che OpenAI ha deciso di costruire il proprio browser piuttosto che un’estensione per i browser esistenti « per avere maggiore controllo sui dati che può raccogliere ».
Il browser di OpenAI verrà lanciato « nelle prossime settimane » e (ovviamente) « punta a utilizzare l’intelligenza artificiale per cambiare fondamentalmente il modo in cui i consumatori navigano nel web ». E sembra proprio che lo farà facendo chiedere a un chatbot un sito web invece di digitarlo nella barra degli indirizzi – veramente roba rivoluzionaria.
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